Un gruppo di continuità (UPS) ha un ruolo ben preciso all’interno della nostra azienda, soprattutto quando parliamo di sicurezza e protezione dei dati. Il compito principale di un UPS infatti è proteggere le nostre infrastrutture IT e tutti i dispositivi collegati alla rete elettrica da possibili sovraccarichi o picchi di tensione.
Anche in caso di spegnimento improvviso del sistema, l’UPS diventa uno strumento fondamentale per ridurre al minimo il rischio di danneggiamento del nostro hardware, e la possibile perdita parziale o totale dei dati.
Se combinato con software di gestione, un UPS può agevolare lo spegnimento del sistema, se affiancato a generatori di energia può evitare periodi di fermo e dare continuità al nostro business.
Interruzione improvvisa dell’alimentazione spesso causata dalla caduta di un fulmine o da un guasto negli impianti della società elettrica. Caduta di potenza o calo di breve durata della tensione, spesso causato dall’avvio di grossi carichi nelle vicinanze.
Riduzione della tensione di alimentazione, problema che può avere una durata di pochi minuti sino ad arrivare ad alcuni giorni. Problema riscontrabile quando la rete di alimentazione è sovraccarica.
Disturbi elettrici, interferenze o variazioni di frequenza di alimentazione solitamente causate da trasmettitori radio, attrezzature per saldatura, ecc.
Esistono tre principali tipologie di UPS in grado di offrire livelli differenti di protezione delle nostre apparecchiature (Fonte: Eaton Powering Business Worldwide).
Nonostante possa sembrare una scelta semplice, le variabili da considerare per effettuare una configurazione idonea e funzionale sono davvero tante. I principali fattori sono sicuramente la potenza che dovrà sostenere il nostro UPS e l’autonomia che desideriamo avere in caso di blackout.
Risulterà inoltre molto importante analizzare quali e quante tipologie di apparecchiature intendiamo affiancare ad un gruppo di continuità (PC, stampanti, server…), verificare la tipologia di alimentazione del singolo dispositivo (ad es. l’alimentatore di un PC può essere con PFC attivo o passivo) e soprattutto il segmento di mercato in cui operiamo (ad es. le esigenze di un gruppo bancario o di un ospedale, sono sicuramente molto differenti dalle esigenze che potrebbe avere un’agenzia di viaggio o una piccola azienda manifatturiera).
Innanzitutto è importante sottolineare che la manutenzione di un gruppo di continuità è sempre necessaria. Un piano preventivo di verifica, consentirà di salvaguardare l’affidabilità degli UPS e garantirne l’efficienza. Inoltre, una manutenzione periodica delle batterie ci restituirà maggiore longevità alle apparecchiature collegate, garantendoci un risparmio sui costi generali di manutenzione.
Le verifiche periodiche dovranno sempre prevedere un’analisi sullo stato delle batterie, una verifica e/o sostituzione dei condensatori di filtraggio e stabilizzazione, pulizia delle ventole di raffreddamento, e più in generale una verifica completa della corretta installazione e funzionamento dell’impianto.
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