Foto, email, database, righe di codici; cos’hanno tutti questi elementi in comune? Rappresentano tutti dei dati. E nell’anno 2020, i dati sono una cosa che necessita di sicurezza e protezione. La sicurezza informatica mira a raggiungere ciò. Ma chi ha bisogno della sicurezza informatica e perché?
L’obiettivo della sicurezza informatica è quello di proteggere i dispositivi e i dati da pericolosi attacchi digitali. Rappresenta un mix di strumenti, servizi e processi che garantiscono la sicurezza di dispositivi e dati. Non è una semplice tendenza, bensì una necessità per chiunque sia connesso alla tecnologia in questa era moderna.
Sfortunatamente, dato che le aziende e le persone sono connesse prevalentemente grazie alla tecnologia, nessuno è completamente al sicuro. Tutti gli utilizzatori della tecnologia possono essere vittime di attacchi digitali. In particolare, per quanto riguarda le aziende, garantire la protezione dei dati è un’esigenza urgente. Nell’odierna economia digitale, i dati sono un asset vitale – la cui perdita implica spesso la perdita di proprietà intellettuali, di dati dei clienti e la fiducia dei consumatori, ma anche di denaro e credibilità.
Chi ha bisogno della sicurezza informatica? A dire la verità, tutti noi ne abbiamo bisogno. Detto ciò, diamo un’occhiata ai vari livelli a cui la sicurezza informatica può rivelarsi utile:
Governi: questipossono essere vittime di attacchi informatici, in quanto gli attacchi sferrati contro i governi possono compromettere le economie e i sistemi politici. Il “cyberwarfare”, ossia lo sfruttamento della moderna tecnologia per attaccare una nazione, è considerato il quinto campo di battaglia della guerra globale. Inoltre, si ritiene che sia l’unico in grado di esercitare un impatto di più ampia portata rispetto a tutti gli altri campi.
Grandi aziende: data la loro notorietà, popolarità e potere economico, le grandi aziende sono spesso gli obiettivi degli attacchi informatici. Esempi eclatanti includono:
PMI: sebbene abbiano poche probabilità di essere prese di mira, il 43% degli attacchi informatici è stato sferrato proprio contro le PMI – praticamente un attacco ogni 38 secondi.
Persone: le persone sono le più esposte agli attacchi, in quanto non adottano alcun sistema di protezione. A essere maggiormente esposti sono i personaggi pubblici, ma nessuno può ritenersi realmente al sicuro.
Secondo le indagini sulla violazione dei dati condotte nel 2020 da Verizone , nel 2019 il 43% delle vittime era costituito da piccole-medie imprese. Le PMI sono le più minacciate dagli attacchi informatici, in quanto rappresentano spesso gli obiettivi più vulnerabili. I loro dati sono tanto importanti quanto quelli di altre aziende, ma i loro investimenti nella sicurezza non sono spesso al medesimo livello.
Un’altra relazione, stilata dal Ponemon Institute, ha dimostrato che circa i due terzi delle PMI di tutto il mondo sono tuttora vittime di un attacco informatico. Allo stesso tempo, il 45% ritiene che le misure di sicurezza adottate siano comunque “inefficaci”, mentre il 39% non adotta un piano di risposta agli attacchi.
Questa mancanza di sensibilizzazione alla sicurezza può trasformare le PMI in facili obiettivi per criminali informatici. Oltre a ciò, sembra che il numero di tali attacchi a piccole-medie imprese stia aumentando costantemente.
Fonte: Syneto
CyberTeam è partner Syneto, se desideri ricevere maggiori informazioni contattaci.
Hai bisogno di assistenza?